L’Asian Youth Orchestra ha scelto ancora una volta l’Italia, ed in particolare la nostra città come sede del campus annuale, che è stato organizzato nel Conservatorio Gaetano Donizetti e che avrà il suo epilogo nei due concerti in programma nella Basilica di Santa Maria Maggiore, in Città Alta, domenica 30 luglio e martedì 1 agosto alle 18.30.
Un omaggio a Bergamo Brescia capitale italiana della cultura 2023, che vedrà l’orchestra di giovani talenti esibirsi anche nel Tempio capitolino della città della leonessa il 2 agosto alle 21.00, nell’ambito della Rassegna delle Orchestre giovanili.
In particolare, quest’anno, si esibiranno 100 musicisti, di età comprese tra i 19 e i 30 anni, provenienti da Hong Kong, Indonesia, Giappone, Corea, Macao, Malesia, Taiwan e Italia, che incontreranno il pubblico dopo stage e masterclasses eseguite dal 17 al 30 luglio, sotto la direzione di docenti di fama internazionale provenienti da alcune tra le più grandi orchestre e dai più blasonati conservatori nel mondo: Baltimora, Basilea, Bergamo, Bruxelles, Genova, Ginevra, Milano, Napoli e Parma.
Anche in questa particolare occasione, la Fondazione MIA (Congregazione della Misericordia Maggiore), come già fece in occasione della presenza a Bergamo dell’AYO, ha voluto contribuire alla creazione dei due concerti organizzati a Bergamo mettendo a disposizione la Basilica di Santa Maria Maggiore, uno dei gioielli architettonici e artistici più pregevoli in Città Alta, scrigno di valori inestimabili, dove sono tumulate le spoglie del compositore Gaetano Donizetti e del suo maestro Simone Mayer, aggiungendo così un’ulteriore sottolineatura al già profondo significato delle esibizioni dell’AYO.
L’Asian Youth Orchestra è un programma orchestrale estivo che ogni anno riunisce i migliori giovani musicisti provenienti da diversi Paesi dell’Asia permettendo a questi talenti di concretizzare significative esperienze culturali e artistiche, attraverso una formazione intensiva, con l’opportunità di esibirsi in alcune delle principali sale da concerto del mondo.
Ogni estate, infatti, i musicisti dell’Asian Youth Orchestra Rehearsal Camp, dopo un periodo di sei settimane di studio e formazione, iniziano la tournée esibendosi con direttori e artisti solisti di fama internazionale.
Quest’anno, dunque, le eccellenze musicali dell’AYO nella formazione al gran completo, per la seconda volta in Italia, ci dedicheranno tre appuntamenti, per rinnovare, attraverso il linguaggio universale della musica, il messaggio di pace tra i popoli che sta alla base dei valori fondanti a cui si è ispirato Richard Pontzious, fondatore e direttore artistico dell’Asian Youth Orchestra, recentemente scomparso.
Quando nel 1987, insieme a Yehudi Menuhin, diede vita questo progetto di alta formazione artistica per valorizzare i giovani talenti in campo musicale, l’obiettivo era di favorire la fratellanza, anche in regioni dove le divisioni, non solo culturali, solcano fratture difficili da ricomporre.
Ed ecco che, in un tempo lacerato dal dramma del conflitto esploso nel cuore dell’Europa, che per le pesanti ricadute sta riguardando tutto il mondo, il messaggio di pace che questi giovani musicisti asiatici sono impegnati a diffondere, con l’obiettivo di contribuire alla realizzazione di un futuro dove possa davvero trionfare la solidarietà tra le genti, assume un significato ancora più pregnante.
Un’occasione per trasformare il progetto artistico e musicale, radicato sulla passione e la dedizione di questi giovani talenti, in un concreto presupposto su cui fondare la creazione di nuovi orizzonti di speranza e di riscatto del bene.